È una collana specializzata in inchieste e reportage.
I nostri autori, attraverso testimonianze dirette, vogliono portare il lettore a vivere storie apparentemente lontane, informando e raccontando fatti che in altro modo rischierebbero di essere taciuti o narrati diversamente.
Dieci reportage. Dieci storie di sopravvivenza, prevaricazioni, violenza, speranza. Sono storie vissute, viste, ascoltate in prima persona nei viaggi di Luca Salvatore Pistone al centro delle zone calde del mondo. Dall’Africa al Sud est Asiatico, passando per il Medio Oriente: un viaggio all’interno della cronaca raccontata con uno stile asciutto, a volte obbligatoriamente duro. Storie che non fanno notizia: necessaria testimonianza di ordinarie oppressioni.
Luca Salvatore Pistone (Milano, 1983) è un giornalista, fotografo e videomaker freelance. Laureato prima in Teoria Politica e poi in Relazioni Internazionali, ha un master in Studi afro-asiatici e uno in Giornalismo di guerra. Da diversi anni lavora come inviato in zone di guerra e di crisi per diverse testate e organizzazioni internazionali.
L’Africa occidentale e le due ruote sono la sua grande passione.
L’abilismo appartiene alla stessa famiglia di sessismo, omobitransfobia, razzismo, grassofobia e di tutte le altre oppressioni sistemiche. È un’oppressione sistemica perché può presentarsi in tutti gli ambiti della società, a livello individuale, sociale e istituzionale. Questo che vi proponiamo è il primo libro pubblicato in Italia che tratta il tema dell’abilismo ed è il risultato di anni di letture, riflessioni, esperienze e scambi.
Elena e Maria Chiara Paolini sono due sorelle che curano un blog che si chiama Witty Wheels, dove si occupano di disabilità in chiave femminista.
Qui vogliono parlare di abilismo per decostruirlo, analizzarlo, spiegarlo, e mostrarlo per quello che è: qualcosa in cui siamo tutti immersi e che ci nuoce.
L’abilismo appartiene alla stessa famiglia di sessismo, omobitransfobia, razzismo, grassofobia e di tutte le altre oppressioni sistemiche. È un’oppressione sistemica perché può presentarsi in tutti gli ambiti della società, a livello individuale, sociale e istituzionale. Questo che vi proponiamo è il primo libro pubblicato in Italia che tratta il tema dell’abilismo ed è il risultato di anni di letture, riflessioni, esperienze e scambi.
Elena e Maria Chiara Paolini sono due sorelle che curano un blog che si chiama Witty Wheels, dove si occupano di disabilità in chiave femminista.
Qui vogliono parlare di abilismo per decostruirlo, analizzarlo, spiegarlo, e mostrarlo per quello che è: qualcosa in cui siamo tutti immersi e che ci nuoce.
L’emergenza è il suo regno: dove c’è un problema da risolvere, lui è presente. È la persona giusta al posto giusto. In ogni tragedia italiana c’è sempre uno spazio per lui.
Negli ultimi vent’anni, Guido Bertolaso ha incrociato tutti i disastri italiani: San Giuliano di Puglia nel 2002, Cavallerizzo di Cerzeto nel 2005, L’Aquila nel 2009, il terremoto del Centro Italia e infine il Covid.
Sono tutte vicende che Mario Di Vito ci racconta in questo libro, mescolando elementi d’inchiesta e di reportage, componendo cronache dalle più remote province italiane. È il ritratto del nostro Paese quello che, in filigrana, si vede attraverso queste storie. Storie che abbiamo scritto, letto e, forse, dimenticato.
L’emergenza è il suo regno: dove c’è un problema da risolvere, lui è presente. È la persona giusta al posto giusto. In ogni tragedia italiana c’è sempre uno spazio per lui.
Negli ultimi vent’anni, Guido Bertolaso ha incrociato tutti i disastri italiani: San Giuliano di Puglia nel 2002, Cavallerizzo di Cerzeto nel 2005, L’Aquila nel 2009, il terremoto del Centro Italia e infine il Covid.
Sono tutte vicende che Mario Di Vito ci racconta in questo libro, mescolando elementi d’inchiesta e di reportage, componendo cronache dalle più remote province italiane. È il ritratto del nostro Paese quello che, in filigrana, si vede attraverso queste storie. Storie che abbiamo scritto, letto e, forse, dimenticato.
Il mestiere del giornalista è essere dove le cose accadono. Così Anna Maria Selini decide di tornare nella sua Bergamo, in piena pandemia, munita di taccuino, microfono e telecamera, per documentare quello che stava succedendo in Valseriana e in tutta la provincia.
Troverete in questo reportage – dalla prima fino alla terza ondata – storie, a partire da quella dell’autrice, e fatti inediti raccontati attraverso le testimonianze dirette di chi è stato in prima linea, medici, infermieri, operatori, ma anche di chi è stato ricoverato, di chi ha perso parenti e amici e di numerosi psicologi.
Il mestiere del giornalista è essere dove le cose accadono. Così Anna Maria Selini decide di tornare nella sua Bergamo, in piena pandemia, munita di taccuino, microfono e telecamera, per documentare quello che stava succedendo in Valseriana e in tutta la provincia.
Troverete in questo reportage – dalla prima fino alla terza ondata – storie, a partire da quella dell’autrice, e fatti inediti raccontati attraverso le testimonianze dirette di chi è stato in prima linea, medici, infermieri, operatori, ma anche di chi è stato ricoverato, di chi ha perso parenti e amici e di numerosi psicologi.
In questo libro Federica Tourn racconta alcune delle esperienze di ribellione delle donne dell’ultimo decennio. In questi anni diversi movimenti femministi hanno alzato la voce per difendere i diritti di tutti e non solo quelli delle donne. Partendo dal j’accuse globale del #MeToo e dai corpi nudi belligeranti delle Femen, fino alla riscossa delle attiviste di Maria 2.0 contro la Chiesa cattolica. Dalla resilienza delle sopravvissute alla guerra in Bosnia e alla rivendicazione della parità di genere in Tunisia fino al Rojava, in cui le donne sono protagoniste nella costruzione di una nuova società.
In questo libro Federica Tourn racconta alcune delle esperienze di ribellione delle donne dell’ultimo decennio. In
questi anni diversi movimenti femministi hanno alzato la voce per difendere i diritti di tutti e non solo quelli delle
donne. Partendo dal j’accuse globale del #MeToo e dai corpi nudi belligeranti delle Femen, fino alla riscossa delle attiviste di Maria 2.0 contro la Chiesa cattolica. Dalla resilienza delle sopravvissute alla guerra in Bosnia e alla rivendicazione della parità di genere in Tunisia fino al Rojava, in cui le donne sono protagoniste nella costruzione di una nuova società.
Ariane, Merveille, Ludovic, sono loro i concasseurs, i bambini spaccapietre.
Oggi la schiavitù ha i volti di questi bambini, costretti a spaccare pietre per dieci ore al giorno, nella zona collinare di Dassa, in Benin. In questo reportage Felicia Buonomo ha testimoniato, con un accurato lavoro sul campo, lo sfruttamento minorile nell’industria edilizia, settore in cui la Cina è diventata il primo partner commerciale e primo investitore di questo paese dell’Africa occidentale.
Ariane, Merveille, Ludovic, sono loro i concasseurs, i bambini spaccapietre.
Oggi la schiavitù ha i volti di questi bambini, costretti a spaccare pietre per dieci ore al giorno, nella zona collinare di Dassa, in Benin. In questo reportage Felicia Buonomo ha testimoniato, con un accurato lavoro sul campo, lo sfruttamento minorile nell’industria edilizia, settore in cui la Cina è diventata il primo partner commerciale e primo investitore di questo paese dell’Africa occidentale.
Scritto con un’incredibile umanità Il maestro di Gaza ripercorre le vicende del popolo palestinese attraverso i racconti di Ramy Balawi, dando al lettore la possibilità di calarsi in una storia di “ordinaria” vita palestinese. Dalle parole del maestro gazawi, sapientemente raccolte da Alessandra Ravizza, apprendiamo cosa vuol dire vivere in un paese in guerra da anni, e su come ciò influenzi ogni aspetto della vita dei gazawi, anche quelli più quotidiani come andare a scuola.
Rami Balawi insegnate di storia e giornalista palestinese, scrive per «TPI», «La Repubblica» e «L’Indro». Attualmente risiede negli Stati Uniti, dove si sta specializzando in giornalismo.
Alessandra Ravizza, arabista, autrice e cantante genovese, porta avanti un percorso di ricerca legato al canto e alle lingue. Vincitrice del premio MultiKulti di Amnesty International come miglior progetto musicale interculturale italiano dell’anno 2007/2008 e cofondatrice del progetto Rebis.
PRE-ORDINE (DISPONIBILE DAL 18 LUGLIO)
L’abilismo appartiene alla stessa famiglia di sessismo, omobitransfobia, razzismo, grassofobia e di tutte le altre oppressioni sistemiche. È un’oppressione sistemica perché può presentarsi in tutti gli ambiti della società, a livello individuale, sociale e istituzionale. Questo che vi proponiamo è il primo libro pubblicato in Italia che tratta il tema dell’abilismo ed è il risultato di anni di letture, riflessioni, esperienze e scambi.
Elena e Maria Chiara Paolini sono due sorelle che curano un blog che si chiama Witty Wheels, dove si occupano di disabilità in chiave femminista.
Qui vogliono parlare di abilismo per decostruirlo, analizzarlo, spiegarlo, e mostrarlo per quello che è: qualcosa in cui siamo tutti immersi e che ci nuoce.
L’abilismo appartiene alla stessa famiglia di sessismo, omobitransfobia, razzismo, grassofobia e di tutte le altre oppressioni sistemiche. È un’oppressione sistemica perché può presentarsi in tutti gli ambiti della società, a livello individuale, sociale e istituzionale.
Questo che vi proponiamo è il primo libro pubblicato in Italia che tratta il tema dell’abilismo ed è il risultato di anni di letture, riflessioni, esperienze e scambi.
Elena e Maria Chiara Paolini sono due sorelle che curano un blog che si chiama Witty Wheels, dove si occupano di disabilità in chiave femminista.
Qui vogliono parlare di abilismo per decostruirlo, analizzarlo, spiegarlo, e mostrarlo per quello che è: qualcosa in cui siamo tutti immersi e che ci nuoce.
PRE-ORDINE (DISPONIBILE DAL 24 SETTEMBRE)
L’emergenza è il suo regno: dove c’è un problema da risolvere, lui è presente. È la persona giusta al posto giusto. In ogni tragedia italiana c’è sempre uno spazio per lui.
Negli ultimi vent’anni, Guido Bertolaso ha incrociato tutti i disastri italiani: San Giuliano di Puglia nel 2002, Cavallerizzo di Cerzeto nel 2005, L’Aquila nel 2009, il terremoto del Centro Italia e infine il Covid.
Sono tutte vicende che Mario Di Vito ci racconta in questo libro, mescolando elementi d’inchiesta e di reportage, componendo cronache dalle più remote province italiane. È il ritratto del nostro Paese quello che, in filigrana, si vede attraverso queste storie. Storie che abbiamo scritto, letto e, forse, dimenticato.
L’emergenza è il suo regno: dove c’è un problema da risolvere, lui è presente. È la persona giusta al posto giusto. In ogni tragedia italiana c’è sempre uno spazio per lui.
Negli ultimi vent’anni, Guido Bertolaso ha incrociato tutti i disastri italiani: San Giuliano di Puglia nel 2002, Cavallerizzo di Cerzeto nel 2005, L’Aquila nel 2009, il terremoto del Centro Italia e infine il Covid.
Sono tutte vicende che Mario Di Vito ci racconta in questo libro, mescolando elementi d’inchiesta e di reportage, componendo cronache dalle più remote province italiane. È il ritratto del nostro Paese quello che, in filigrana, si vede attraverso queste storie. Storie che abbiamo scritto, letto e, forse, dimenticato.
Seguendo il ciclo delle stagioni, Sara Manisera ha raccolto le storie di braccianti impiegati nelle campagne italiane, spesso immigrati, e di quanti attraverso associazioni e cooperative propongono un modello di lavoro agricolo, rispettoso dei diritti e dell’ambiente, fuori dalla Grande Distribuzione Organizzata.
Dalla Calabria al Piemonte, passando per la Puglia e la Sicilia, le donne e gli uomini incontrati raccontano un Italia che lotta e che non si piega allo sfruttamento.
Seguendo il ciclo delle stagioni, Sara Manisera ha raccolto le storie di braccianti impiegati nelle campagne italiane, spesso immigrati, e di quanti attraverso associazioni e cooperative propongono un modello di lavoro agricolo, rispettoso dei diritti e dell’ambiente, fuori dalla Grande Distribuzione Organizzata.
Dalla Calabria al Piemonte, passando per la Puglia e la Sicilia, le donne e gli uomini incontrati raccontano un Italia che lotta e che non si piega allo sfruttamento.
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