Ricordo che, quando annunciai di voler aprire la mia casa editrice, la replica dei miei colleghi fu: «Ma chi te lo fare?!». Non mi stupì più di tanto quella reazione, né che ad esprimerla fossero persone con anni di esperienza nel campo dell’editoria. In fondo, è da quando ho iniziato a lavorare in questo ambito che tutti continuano a ripetere quanto sia difficile fare editoria in Italia.
Ricordo che, quando annunciai di voler aprire la mia casa editrice, la replica dei miei colleghi fu: «Ma chi te lo fare?!».
I motivi erano (e sono) più o meno sempre gli stessi: siamo un Paese che legge poco, sempre più spesso gli scrittori, agevolati da numerose piattaforme on-line, autoproducono i propri testi o affidano il loro lavoro a editori a pagamento, talvolta a scapito del prodotto finale. E poi ci sono loro, i gruppi editoriali, come Mondadori che occupa una quota che sfiora il 40% dell’intero mercato editoriale italiano.
La ricetta per riscoprire il valore del libro – Aut Aut Edizioni – Ph. di Luca Dabbene
In effetti, le premesse non sono delle migliori se decidi di aprire la tua casa editrice che sia, per di più, indipendente e che non chieda soldi agli autori. Ma la voglia di raccontare ha avuto la meglio.