Zia Favola. Una storia siculish di Cono Cinquemani.
Zia Favola e il sogno americano
Data di pubblicazione: 12/03/2017 | 0 Commenti

Il libro è scritto in un linguaggio ibrido tra il dialetto siciliano e l’inglese, il siculish

«Mi chiamo Favola Cinquemani, chista è la mia storia. Una storia siculish. Dicuno chi parru siculishhalfu miricanu e halfu sicilianu». Questo l’incipit del romanzo Zia Favola. Una storia siculish di Cono Cinquemani, appena dato alle stampe dalla neonata casa editrice Aut Aut Edizioni.

Indagando sui migranti siciliani in America, ho scoperto una storia per me inedita: la loro vita nel nuovo continente era totalmente diversa rispetto al sogno d’arrivo

  Protagonista del libro e voce narrante è Zia Favola, un personaggio che s’ispira a figure realmente esistite e documentate di cui si trova traccia negli archivi di Ellis Island: Favola Cinquemani, una migrante corleonese omonima dell’autore, e Josephine Garzieri Calloway, una donna di Comiso rimasta bloccata a Ellis Island negli Usa per quasi un anno per motivi di salute.

Attraverso la sintassi semplice e i termini in siculish di Favola, si raccontano il lungo viaggio in nave dalla Sicilia a New York, l’incontro con i migranti di tutta Europa, la permanenza obbligata a Ellis Island, la nostalgia per la patria e il riscatto sociale di una donna forte e indipendente.
«Il romanzo – conclude l’autore – vuole essere un punto di partenza per la restituzione del siculish, evitandone la morte come succede ad altre lingue minoritarie che non fanno in tempo a essere registrate. Gli ultimi parlanti reali del siculish moriranno presto: mi piace pensare che forse con questo libro abbiamo fatto in tempo a raccontarne la storia».

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  • Data di pubblicazione:12/03/2017
  • Testata: MeridioNews
  • Autore dell’articolo: Ornella Balsamo

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