A metà tra un saggio, un reportage e un libro-denuncia, anche se di fatto vuole essere una raccolta di storie di vita reale, “Racconti di schiavitù e lotta nelle campagne” (Aut Aut Edizioni), già dal titolo, si presenta come un testo forte, che fa riflettere.
L’autrice del libro è Sara Manisera, giornalista che collabora con diverse testate, e ha scelto di raccontare le storie di braccianti impiegati nelle campagne italiane conosciuti durante un viaggio iniziato in Puglia, per poi spostarsi in Piemonte, Calabria e concludersi in Sicilia.
«Ho cercato di mettere insieme tutte le sfumature di un fenomeno con tante sfaccettature e dove non ci sono solo i buoni e i cattivi»
Un viaggio, quello della giornalista, che in realtà affonda le radici nella sua esperienza personale e familiare. «La mia è una famiglia di contadini ed emigranti partita nel secondo dopoguerra dal Sud dell’Italia per andare in Germania».